NeuroBlog

In questa sezione, potrai conoscere le esperienze e le storie personali che raccolgo quotidianamente e che arricchiranno queste pagine. Vivi attraverso le parole le vicende che incontro, condividendo risate, sfide e trionfi. Questo diario è un mosaico di vite, ognuna con il suo unico e prezioso contributo.
#sfidequotidiane 🙏
Una Sfida Quotidiana: Comprendere il Disturbo Paranoide di Personalità
Ci siamo tutti trovati a confrontarci con persone difficili …
(A volte anche davanti allo specchio)😓
Quel senso di sfiducia, di essere sempre sotto osservazione, la costante paura...
continua a leggere...Una Sfida Quotidiana: Comprendere il Disturbo Paranoide di Personalità
Ci siamo tutti trovati a confrontarci con persone difficili …
(A volte anche davanti allo specchio)😓
Quel senso di sfiducia, di essere sempre sotto osservazione, la costante paura di essere ingannati, di essere sfruttati, danneggiati, sono emozioni che ci possono rendere vulnerabili.
Ma quando queste emozioni si trasformano in un disturbo paranoide di personalità (PPD), la vita diventa un campo minato.
Immaginatevi di vivere in un mondo in cui ogni sorriso è una trappola, ogni gentilezza una strategia nascosta, ogni merito e successo altrui è un furto subito.😨
Provare una difficoltà costante nel mettersi nei panni dell'altro e non riuscire a distinguere tra quelle che sono le proprie sensazioni, i propri pensieri e la realtà obiettiva del mondo esterno.
È la realtà di chi soffre di PPD.
Le loro paure non sono fantasie, ma sensazioni profonde, come se fossero avvolti in un'ombra costante di sospetto.
Come possiamo aiutare queste persone? 🙏
Innanzitutto, evitare scontri diretti.
Difendersi dalle loro accuse non fa che alimentare il loro senso di persecuzione.
Invece, cerchiamo di ascoltarli con empatia, mostrando loro che comprendiamo le loro preoccupazioni.
Non dobbiamo validare i loro sospetti, ma possiamo esprimere la nostra comprensione della loro sofferenza.
La chiave è la compassione e la pazienza.
Spingere queste persone verso un professionista esperto è il passo successivo.
Purtroppo, la paura di essere ingannati rende difficile per loro chiedere aiuto. 😥
Spesso sono i familiari, stanchi di vedere la loro sofferenza, che si rivolgono ad uno specialista.
Un terapeuta esperto, con principi di lealtà e coerenza, può costruire un rapporto di fiducia.
Solo con una relazione solida si può aiutare la persona a liberarsi dalle catene del sospetto e raggiungere una serena accettazione di sé e del mondo esterno.
Il cammino della guarigione è lungo e tortuoso.😭
Purtroppo nei casi più gravi vale il detto “se lo conosci lo eviti”.
Certo è, che quando si ha un familiare o una persona con cui si deve convivere quotidianamente, diventa veramente difficile relazionarsi con questo tipo di soggetti.
Ma la speranza non va mai persa.
La compassione e la comprensione possono essere le armi più potenti per aiutare chi soffre di PPD a trovare la luce che si cela dietro le ombre.
Ricordiamoci che la vita è preziosa e ogni persona merita di essere trattata con rispetto e dignità. ❤️
La nostra capacità di empatia e di comprensione può davvero fare la differenza.
Grazie sempre e buona vita a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 06/09/2024
#immagina 🧠
Immagina una vita più vibrante, dove la mente e il corpo danzano all'unisono, pieni di energia e vitalità.
Questo è il potere di un equilibrio interiore profondo, un'armonia che NeurOptimal® ti aiuta a raggiungere. Più che un semplice allenamento,...
continua a leggere...Immagina una vita più vibrante, dove la mente e il corpo danzano all'unisono, pieni di energia e vitalità.
Questo è il potere di un equilibrio interiore profondo, un'armonia che NeurOptimal® ti aiuta a raggiungere. Più che un semplice allenamento, è un viaggio di scoperta del tuo potenziale inespresso.
Immagina:
* La tua mente libera da distrazioni, focalizzata come un raggio laser su ciò che conta davvero per te.
* Una fiducia incrollabile che si irradia dal tuo essere, permettendoti di affrontare le tue sfide con coraggio e determinazione.
* Un senso di benessere profondo e appagante che permea ogni aspetto della tua vita.
NeurOptimal® ti tende la mano in questo percorso di trasformazione, aiutando il tuo cervello a funzionare al massimo delle sue capacità in modo naturale e non invasivo.
È un atto di amore verso te stesso, un investimento prezioso per una vita più ricca, più consapevole e infinitamente più appagante.
Allenare sia il corpo che la mente è essenziale per funzionare al meglio.
Il neurofeedback NeurOptimal ® aiuta a migliorare la concentrazione, aumentare la fiducia e aumentare il benessere generale, consentendoti di raggiungere nuove vette in tutti gli ambiti della vita.
Perché la vera forza risiede nell'equilibrio, e quando mente e corpo lavorano in armonia, non ci sono limiti a ciò che puoi realizzare.
Benvenuti nel mio mondo e buona ripresa lavorativa a TUTTI 🙏
Inserito da: Roberto, Data: 04/09/2024
#autismo 🙏 💻🧠
Il neurofeedback si è dimostrato un trattamento promettente per una vasta gamma di sintomi dello spettro autistico.
Negli ultimi anni, grazie ai rapidi progressi tecnologici, sono stati condotti numerosi studi clinici sul neurofeedback nell'autismo. Questi studi hanno evidenziato risultati...
continua a leggere...Il neurofeedback si è dimostrato un trattamento promettente per una vasta gamma di sintomi dello spettro autistico.
Negli ultimi anni, grazie ai rapidi progressi tecnologici, sono stati condotti numerosi studi clinici sul neurofeedback nell'autismo. Questi studi hanno evidenziato risultati positivi per diversi sintomi, tra cui: crisi epilettiche, iperattività, difficoltà di attenzione, ansia, capacità di elaborazione delle informazioni, disturbi del sonno e comportamenti ossessivo-compulsivi.
Due studi pionieristici sul neurofeedback nell'autismo sono: "Efficacy of Neurofeedback for children in the Autistic Spectrum: A pilot study" di Betty Jarusiewicz, Ph.D. (2002) e "Assessment-Guided Neurofeedback for Autistic Spectrum Disorder" di Robert Coben, Ph.D., e Ilean Padolsky, PhD (2007)
Lo studio di Jarusiewicz ha valutato l'efficacia del neurofeedback in 12 ragazzi autistici, utilizzando un disegno sperimentale a gruppi paralleli. 24 ragazzi, appaiati per età, sesso e gravità del disturbo, sono stati assegnati casualmente a due gruppi: un gruppo di trattamento (neurofeedback) e un gruppo di controllo.
I risultati hanno mostrato una riduzione del 26% circa del punteggio ATEC (Autism Treatment Evaluation Checklist) nel gruppo di trattamento, indicando una diminuzione dei sintomi autistici. La valutazione dei genitori ha evidenziato un miglioramento significativo in tutte le categorie comportamentali e sintomatiche, tra cui socializzazione, vocalizzazione, ansia, performance scolastica, rabbia e sonno, rispetto al gruppo di controllo.
Questi miglioramenti sono stati indipendenti dalla gravità iniziale del disturbo o dall'età.
Lo studio di Coben e Padolsky ha replicato e ampliato il lavoro di Jarusiewicz su un campione più ampio (37 pazienti).
I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo nei partecipanti autistici che hanno ricevuto il neurofeedback rispetto al gruppo di controllo.
Altri miglioramenti includono una riduzione del 40% dei sintomi principali dell'ADHD e una diminuzione dell'iperconnettività cerebrale nel 77% del gruppo sperimentale, associata a esiti clinici positivi.
L'iperconnettività cerebrale, spesso riscontrata negli individui autistici, rappresenta una variazione della normale connettività tra le aree cerebrali.
La normalizzazione di questa disfunzione attraverso il neurofeedback può portare a un miglioramento dei sintomi.
Solo 5 soggetti non hanno mostrato cambiamenti significativi.
L'analisi dei dati ha escluso l'effetto di variabili come la gravità del disturbo, l'età e l'uso di farmaci.
Un fattore chiave che potrebbe spiegare i miglioramenti osservati nel gruppo di trattamento è la capacità del neurofeedback di ridurre l'iperconnettività cerebrale.
Uno studio condotto da Michael Thompson, MD, e Lynda Thompson, PhD, intitolato "Autistic Spectrum Disorders including Asperger's Syndrome- EEG & QEEG Findings, Results & Neurophysiological Rationale", ha evidenziato che i deficit sociali negli individui autistici potrebbero essere associati a una ipoconnettività frontale.
Lo studio ha dimostrato che le terapie e i training con neurofeedback possono portare a miglioramenti significativi nelle funzioni sociali ed emotive.
Le conclusioni di questi studi suggeriscono che il neurofeedback può rappresentare un trattamento efficace per i sintomi dello spettro autistico.
I miglioramenti osservati nei partecipanti sono stati supportati da valutazioni neuropsicologiche e neurofisiologiche. Rispetto ad altri trattamenti come Ritalin, Risperidal, Thorazina e Haldol, il neurofeedback è un intervento non invasivo che favorisce la neuroregolazione e le funzioni metaboliche.
A differenza delle terapie comportamentali, il neurofeedback può portare a risultati positivi nel corso di alcuni mesi.
Inoltre, il neurofeedback è privo di effetti collaterali, a differenza degli interventi psicofarmacologici e di alcuni integratori alimentari.
I benefici del trattamento si mantengono nel tempo anche dopo l'interruzione delle pratiche.
Grazie sempre a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 23/07/2024
#neuroptimal 💻🧠
Il neurofeedback dinamico non-lineare, che utilizza tecnologia NeurOptimal® Zengar®, risulta essere certamente il software scientificamente più all’avanguardia. Si avvale delle scoperte dell’ultimo secolo nei campi dell’informatica, della matematica, della fisica e delle neuroscienze.
A differenza dei sistemi di EEG...
continua a leggere...Il neurofeedback dinamico non-lineare, che utilizza tecnologia NeurOptimal® Zengar®, risulta essere certamente il software scientificamente più all’avanguardia. Si avvale delle scoperte dell’ultimo secolo nei campi dell’informatica, della matematica, della fisica e delle neuroscienze.
A differenza dei sistemi di EEG biofeedback, i quali vertono su modelli standardizzati del cervello, questo innovativo sistema ottimizza le prestazioni cerebrali di ogni singolo cervello.
Ne valuta le sue soggettive e peculiari caratteristiche consentendogli di funzionare sfruttando le sue potenzialità al massimo con l’obiettivo di ridurre lo stato di sofferenza.
E’ stato dimostrato che il cervello, oltre ad autoripararsi e autoregolarsi, è plastico. Ossia è capace di riorganizzarsi in base agli apprendimenti andando a migliorare la capacità di gestione degli apparati somatici.
Come già detto, il sistema dinamico non-lineare di questo tipo di neurofeedback conduce ad un progressivo miglioramento delle potenzialità di ogni persona, qualsiasi sia il punto di partenza.
Funziona per moltissimi disturbi dello spettro ansioso come ad esempio l’insonnia, la cefalea muscolo-tensiva e la tachicardia.
Ma anche per disturbi del comportamento o difficoltà di attenzione e concentrazione.
Si è dimostrato utile nei disturbi psicosomatici, sia a livello gastrointestinale che dermatologico così come nel campo delle dipendenze.
Di seguito, per ogni disturbo su cui il neurofeedback funziona, vengono riportate le varie percentuali di efficacia indicate da studi statistici dell’Università di Victoria in Canada.
Dati di efficacia del neurofeedback dinamico
Disturbi del sonno, efficace nell’83% dei casi. Emicrania, risultati positivi all’87%. Tachicardia, 72%. Disturbi gastrointestinali (aerofagia, bruciore, reflusso gastroesofageo, diarrea, cattiva digestione..) percentuale di efficacia raggiunta 80%.
Per quel che concerne invece alcuni disturbi del comportamento come ADHD e aggressività ad esempio i risultati si attestano rispettivamente all’83% nell’ADHD (ma senza gli effetti collaterali dei farmaci) e nell’86% dei casi per aggressività, rabbia ed impulsività.
Anche in un disturbo particolarmente “difficile” come il Tinnitus (acufeni) dimostra risultati positivi il 50% delle volte, dato non raggiunto ad oggi da nessun trattamento.
Infine, per concludere questo breve e non completo excursus sugli effetti, è importante segnalare risultati positivi all’80% nelle dipendenze e al 78,3% nelle peak performances, ossia l’ottimizzazione delle prestazioni sportive ma anche artistiche o lavorative.
Il training con il neurofeedback dinamico non vuole assolutamente proporsi come una panacea di tutti i mali.
Basandosi sul miglioramento delle funzioni cerebrali e del sistema nervoso centrale e non sulla patologia, facilita un miglior funzionamento di tutto il corpo.
Esattamente come l’allenamento muscolare migliora le prestazioni generali.
Si distacca quindi da una visione occidentale lineare, ricerca di cause specifiche, andando verso una visione più integrata, olistica, del funzionamento psico-biologico.
Infine, nei casi più “resistenti” il training con neurofeedback dinamico funziona benissimo in associazione ad un percorso psicoterapeutico.
Ad oggi, i dati a disposizione indicano che chiunque può avvalersi dell’aiuto fornito dal neurofeedback dinamico non lineare.
Non esistono criteri di esclusione rispetto ad età, condizione psicofisica o alla presenza di eventuali patologie, eccezion fatta per forti ipoacusie.
Il training non ha effetti collaterali e non è assolutamente invasivo in quanto non impone niente al sistema nervoso centrale.
Facilita la corretta processazione dell’informazione da parte del cervello attraverso un feedback (informazione di ritorno).
Questo non è una “stimolazione elettrica”, ma un segnale che viene mandato al cervello per via uditiva attraverso una micro interruzione dell’ascolto della musica.
Il neurofeedback dinamico non lineareNeurOptimal® non è un dispositivo medico e non è in alcun modo invasivo.
Talvolta dopo le prime sedute alcune persone riferiscono una flessione del miglioramento (se era già stato ottenuto) o un lieve intensificarsi dei sintomi, reazioni che scompaiono con il proseguire del training.
Concludendo, il training con neurofeedback dinamico non-lineare funziona perché consente la riorganizzazione e autoregolazione dei patterns d’onda cerebrale. Informa il cervello e il sistema nervoso centrale sul suo funzionamento in tempo reale attraverso il feedback acustico, consentendo quindi di correggere modelli disfunzionali o sovradimensionati dei patterns che contribuiscono all’espressione sintomatologica.
Il feedback acustico fornito da questo strumento aiuta il cervello a rimanere attento e consapevole del proprio funzionamento nel momento presente.
Il Neurofeedback non è infatti una terapia verbale; ne deriva la possibilità di auto-regolazione e presa di distanza dagli attrattori patologici costituiti da certe tipologie di onda senza dover passare per la rievocazione dei ricordi dolorosi.
Grazie sempre a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 08/07/2024
Neurofeedback Dinamico NeurOptimal®: Un Approccio Innovativo per Ottimizzare il Potenziale Cerebrale 💻
Il Neurofeedback Dinamico NeurOptimal® rappresenta una tecnologia avanzata che offre un percorso verso un benessere ottimale e la massima espressione del potenziale umano.
Il sistema di allenamento cerebrale, sviluppato dal Zengar Institute in Canada, sfrutta un software interattivo...
continua a leggere...Il Neurofeedback Dinamico NeurOptimal® rappresenta una tecnologia avanzata che offre un percorso verso un benessere ottimale e la massima espressione del potenziale umano.
Il sistema di allenamento cerebrale, sviluppato dal Zengar Institute in Canada, sfrutta un software interattivo per stimolare la neuroplasticità e promuovere l'auto-regolazione del cervello.
NeurOptimal® utilizza un approccio non invasivo basato sul monitoraggio delle onde cerebrali. Sensori posizionati sul cuoio capelluto rilevano l'attività elettrica cerebrale e il software, in tempo reale, fornisce un feedback acustico sotto forma di brevi interruzioni nella musica in riproduzione durante la sessione.
Il feedback agisce come un delicato "spintone" per il cervello, incoraggiandolo a riorganizzare i propri schemi di attività e a migliorare la sua efficienza.
L'allenamento con NeurOptimal® può apportare numerosi vantaggi, tra cui:
* Miglioramento del Sonno: Un sonno più profondo e ristoratore, con un risveglio più riposato.
* Chiarezza Mentale: Maggiore concentrazione, focus e capacità di elaborare informazioni.
* Performance Cognitiva Migliorata: Maggiore memoria, apprendimento più veloce, capacità di problem-solving più efficaci.
* Stabilità Emotiva: Maggiore equilibrio emotivo, gestione dello stress migliorata, riduzione dell'ansia e della depressione.
NeurOptimal® è adatto a un'ampia gamma di persone, tra cui:
* Individui che affrontano: Depressione, ansia, disturbi del sonno, dolore cronico, bassa autostima, acufeni, invecchiamento cognitivo.
* Coloro che desiderano: Ridurre lo stress lavorativo o quotidiano, migliorare la memoria e le capacità cognitive, migliorare le prestazioni scolastiche o universitarie.
* Chi è interessato a: Aumentare la propria autostima e le proprie abilità sociali, migliorare la propria salute e il proprio benessere generale.
Durante una sessione di Neurofeedback NeurOptimal®, il cliente è comodamente seduto in un ambiente rilassante. Sensori non invasivi vengono posizionati sul cuoio capelluto per monitorare l'attività cerebrale. La sessione dura circa 33 minuti e include l'ascolto di musica durante la quale il software fornisce il feedback acustico.
NeurOptimal® si distingue per la sua sicurezza e la sua adattabilità.
Non invia corrente al cervello, non richiede diagnosi specifiche e può essere utilizzato da persone di tutte le età.
La sua efficacia risiede nel promuovere l'auto-regolazione del cervello, permettendogli di sfruttare al meglio le proprie risorse e raggiungere uno stato di equilibrio ottimale.
Il Neurofeedback Dinamico NeurOptimal® rappresenta un'innovativa tecnologia che offre un percorso per migliorare il benessere mentale, emotivo e cognitivo.
Questo sistema, basato sull'auto-regolazione del cervello, può aiutare a raggiungere un livello di funzionamento ottimale, permettendo alle persone di vivere una vita più serena, appagante e produttiva.
Grazie sempre a TUTTI 🩵
Inserito da: Roberto, Data: 01/07/2024
#testimonianze 🙏
Sono profondamente grato per la meravigliosa esperienza che ho condiviso con mio figlio.
Quando aveva solo 11 anni, abbiamo intrapreso un percorso di neurofeedback, che ora, a 16 anni, ci ha portato a un livello di intimità e...
continua a leggere...Sono profondamente grato per la meravigliosa esperienza che ho condiviso con mio figlio.
Quando aveva solo 11 anni, abbiamo intrapreso un percorso di neurofeedback, che ora, a 16 anni, ci ha portato a un livello di intimità e unità davvero speciale.
Non solo lui, ma anche io, mia moglie e le nostre due figlie abbiamo abbracciato questo percorso di crescita insieme.
E' stato un viaggio incredibile che ci ha condotti verso un terreno comune di ironia, accettazione, autenticità, coraggio, empatia e condivisione.
È straordinario come, di fronte a sfide così grandi, le relazioni possano trasformarsi e diventare il punto di forza che ci permette di superare le difficoltà.
Credo profondamente che abbandonare le etichette che spesso ci imprigionano e riconoscerci tutti come esseri umani con un bisogno di sostegno e una profonda capacità di attingere alle nostre risorse, sia il messaggio di speranza che dobbiamo diffondere.
Ogni vita è preziosa e merita rispetto e amore. ♥️
Inserito da: Roberto, Data: 27/06/2024